la galaverna è un deposito di ghiaccio con cristalli di solito aghiformi che può formarsi in presenza di due condizioni: la prima è la presenza di nebbia, la seconda condizione è la presenza di una temperatura inferiore a 0°C. Indispensabile ai fini della formazione della galaverna è la presenza di nebbia con goccioline d’acqua in sospensione allo stato “sopraffuso” (cioè con gocce allo stato liquido nonostante la temperatura sia inferiore a 0°C). Lo stato di sopraffusione è molto instabile ed è sufficiente che le minuscole goccioline tocchino una qualsiasi superficie perché congelino istantaneamente su di essa. Questo avviene facilmente se la ventilazione è scarsa o quasi nulla, in presenza di goccioline di nebbia molto piccole e con dissipazione rapida del cosiddetto vapore latente di fusione che si genera nel momento in cui si ha il passaggio di stato da liquido a solido. Gli “aghi” della galaverna subiscono un accrescimento verso la direzione di provenienza del vento nella misura di 1 – 3 cm al giorno. Se la nebbia ristagna per più giorni lo spessore di galaverna presente può divenire addirittura notevole.
Le foto seguenti sono state fatte sull’appennino, in prossimità di Lama Lite e del rifugio Battisti nel Gennaio 2012.